Testo della lettera spedita dal Fuhrer a Mussolini per spiegare il patto con la Russia sovietica e il fatto di non aver avvisato l'Italia delle trattative in corso.
Duce: Per un po' di tempo la Germania e la Russia sono state impegnate in uno scambio d'opinioni su un nuovo possibile atteggiamento per quanto riguarda le loro relazioni politiche.
La necessità di giungere a questo genere di conclusioni si è venuta creare da:
(1) La situazione generale della politica mondiale che coinvolge entrambe le potenze dell'Asse.
(2) La necessità di assicurare una chiara presa di posizione del governo giapponese. Il Giappone sarebbe probabilmente d'accordo per un'alleanza contro la Russia, in virtù della situazione generale, sarebbe comunque di interesse secondario per la Germania e, a mio parere, anche per l'Italia. Il Giappone, tuttavia, non avrebbe preso impegno a tali obblighi precisi anche contro l'Inghilterra, e questo, dal punto di vista non solo della Germania, ma anche d'Italia, è stato di importanza decisiva. L'intenzione dei militari di forzare il governo giapponese, in un breve lasso di tempo, a prendere una posizione similmente chiara riguardo l'Inghilterra era stata dichiarata i mesi fa, ma è mai stata messa in pratica.
(3) La relazione della Germania alla Polonia, non per colpa del Reich, ma anche come risultato delle attività dell'Inghilterra, è diventata notevolmente insoddisfacente dalla primavera e in queste ultime settimane la situazione è diventata semplicemente insopportabile. Le relazioni in merito alla persecuzione dei tedeschi nelle zone di frontiera non sono inventate dalla stampa, ma rappresentano solo una frazione di una terribile verità. La soffocante politica doganale della Polonia su Danzica, nelle ultime settimane passate ha portato ad un fermo completo di tutta la vita economica e potrebbe, se fosse continuata anche solo per un breve periodo di tempo, distruggere la città.
Questi motivi mi hanno indotto ad accelerare la conclusione delle conversazioni russo-tedesche. Non ho Vi ho tenuto informato in dettaglio, Duce, in quanto non avevo idea della possibile portata di queste conversazioni, e ne avevo alcuna garanzia delle loro possibilità di successo.
La disponibilità da parte del Cremlino per arrivare a un riorientamento delle sue relazioni con la Germania, che è diventata evidente dopo la partenza di Litvinov, è diventata più forte che mai nelle ultime settimane e ha reso possibile per me, dopo il successo della preparazione, inviare il mio ministro degli Esteri a Mosca per la conclusione di un trattato che è la più ampia parte di un patto di non aggressione esistente e il cui testo sarà reso pubblico. Il patto è incondizionato, comprende anche l'obbligo di consultazione per tutte le questioni che sorgeranno tra la Russia e la Germania. Io posso dirvi, Duce, che in caso di conflitto, attraverso questi accordi un atteggiamento favorevole della Russia è assicurato, e che la possibilità d'ingresso della Romania in tale conflitto non esiste più!
Anche la Turchia in queste circostanze può solo prevedere una revisione della sua precedente posizione. Ma ripeto ancora una volta, che la Romania non è più in una situazione tale da prendere parte in un conflitto contro l'Asse! Io credo di poter dire a Voi, Duce, che, attraverso i negoziati con la Russia sovietica, una situazione del tutto nuova nella politica mondiale è stata creata, e che deve essere considerata come il più grande possibile vantaggio ottenibile per l'asse.
Circa la situazione di frontiera tedesco-polacca, posso solo informare Vostra Eccellenza che siamo stati per settimane in stato di allarme, che, a seguito della mobilitazione polacca, anche i preparativi tedeschi sono stati naturalmente aumentati, e che, in caso di intollerabili azioni polacche, vorrei agire immediatamente. L'affermazione del governo polacco che non è responsabile di queste disumane procedure, per i numerosi incidenti di frontiera (solo la notte scorsa ci sono state ventuno violazioni del confine polacco), e per il fuoco sugli aeroplani tedeschi, che avevano già ricevuto ordini di viaggiare per la Prussia orientale sorvolando il mare, al fine di evitare incidenti, mostra solo che il governo polacco ha i suoi soldati eccitabili, e non ne ha più il controllo. Da ieri Danzica è stata bloccata da truppe polacche, una situazione che è intollerabile. In queste circostanze nessuno può dire ciò che la prossima ora può portare. Posso solo assicurarvi c'è un limite oltre il quale non voglio essere spinto in nessun caso.
In conclusione posso assicurarle, Duce, che in una situazione simile avrò completa comprensione per l'Italia e che in ogni altro caso si può essere sicuri del mio atteggiamento.
Adolf Hitler
Di seguito la risposta di Mussolini, notare nell'ultimo capoverso la preghiera, piccata, del duce che spera in futuro di essere avvisato di queste iniziative.
(2) ritengo opportuno cercare di evitare una rottura o di qualsiasi deterioramento nelle relazioni con il Giappone, dato che si tradurrebbe in un ritorno ad una posizione giapponese vicina alle potenze democratiche. Con questo in mente, ho telegrafato a Tokyo e sembra che passata la prima sorpresa del opinione pubblica, un migliore atteggiamento psicologico prevale.
(3) Il trattato di Mosca blocca la Romania e può cambiare la posizione della Turchia, che ha accettato il prestito inglese, ma che non ha ancora firmato il trattato di alleanza. Una nuovo politica da parte della Turchia avrebbe sconvolto tutti i piani strategici francesi e inglese nel Mediterraneo orientale.
(4) Per quanto riguarda la Polonia ho completa comprensione per la posizione tedesca e per il fatto che tali rapporti non possono continuare in modo permanente.
(5) Per quanto riguarda la pratica posizione d'Italia, in caso di guerra, il mio punto di vista è il seguente:
Se la Germania attacca la Polonia e il conflitto rimane localizzato, l'Italia permetterà alla Germania ogni forma di politica economica e di assistenza che vengano richieste.
Se all'attacco della Germania, la Polonia e alleati contrattaccano la Germania, voglio farle sapere in anticipo che sarebbe meglio che io non prenda l'iniziativa in attività militari in vista della situazione attuale dei preparativi di guerra italiani, che abbiamo ripetutamente illustrato in precedenza a voi, Fuhrer, e al Signor von Ribbentrop.
Il nostro intervento può, pertanto svolgersi sola una volta che la Germania offra a noi, nell'immediatezza, le forniture militari e le materie prime per resistere l'attacco che i francesi e gli inglesi in particolare, dirigerebbero contro di noi.
Ai nostri incontri la guerra era stata prevista per dopo il 1942 e in quel momento saremmo stati pronti sulla terra, sul mare, e in aria secondo i piani che erano stati disposti.
Sono anche del parere che i preparativi militari che sono già stati intrapresi e serviranno, in Europa e in Africa, ad immobilizzare importanti forze francese e britanniche.
Ritengo mio dovere implicito, come un vero amico, dirle tutta la verità e informarla, in anticipo, circa la situazione attuale. Non farlo potrebbe avere spiacevoli conseguenze per noi tutti. Questo è il mio punto di vista e poiché entro un breve lasso di tempo dovrò convocare i più alti organi governativi del regno, prego Voi d'informarmi alla stessa maniera.
MUSSOLINI
Traduzione dell'autore del sito, il testo originale in lingua inglese potete trovarlo qui.